martedì 21 luglio 2015

I comuni italiani più virtuosi nell'ambito del risparmio energetico.

In questi ultimi anni, nonostante le notizie in merito ai consumi di energia del nostro Paese non siano positive, soprattutto per quanto riguarda gli sprechi che si verificano nei grandi centri urbani, sono diversi i Comuni che hanno deciso di perseguire politiche volte al risparmio, almeno in questo ambito. 



L'obiettivo, per molti di essi, è quello di riuscire, entro l'anno 2020, a ridurre le emissioni nella misura minima del 20%. Si tratta di un progetto ambizioso, che si spera coinvolga tutta la Penisola e che potrà essere raggiunto sia grazie alle nuove forme di energia, sicuramente più rispettose dell'ambiente, che per mezzo di una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini. 


A dare conferma di un aumento della sensibilizzazione su questo tema è stata l'Alleanza per il Clima Italia e Kyoto Club, che ha voluto premiare (con il premio denominato "A+CoM") proprio quei comuni che si sono distinti nel corso dell'anno passato per ridurre le emissioni energetiche.

In particolare, ad essere esaminati sono stati i migliori "Piani di Azione Energia Sostenibile", ossia i cosiddetti PAES. Alla fine, sono stati 4 i piani che hanno raggiunto un livello di eccellenza. Questi ultimi sono stati elaborati e, successivamente, deliberati nell'ambito di quello che è noto come "Patto dei Sindaci". 




Sono state presentate diverse categorie; in quella che ha visto partecipare Comuni con un numero di abitanti non superiore alle 5mila unità, hanno trionfato due piccole realtà, come quella di Sardara e di Fiavè. La prima è un piccolo comune situato in Sardegna (nella Provincia del Medio Campidano) che, in passato, si è già fregiato del titolo di bandiera arancione (è stato il Touring Club ad assegnare tale titolo). 

Sono anni che Sardara è impegnato nel promuovere iniziative e campagne per il risparmio energetico. Inoltre, è molto attivo anche nel sostenere la raccolta differenziata dei rifiuti, agendo anche in altre attività che hanno come tema il rispetto dell'ambiente. 

Il Comune ha voluto collaborare con l'Agenzia regionale Sardegna Ricerche all'interno di un progetto (al quale è stato dato il nome di "Smart City"), che ha come obiettivo quello di ridurre i consumi energetici all'interno della geotermia e nell'ambito dei rifiuti. In particolare, tale progetto è stato rivolto al settore alberghiero e a quello residenziale. Il Comune, pertanto, si è impegnato nel monitorare i consumi attraverso l'impiego di un software apposito (il "GIS"). 

Per quanto riguarda Faviè, si tratta di un Comune che si trova in Trentino; già nel 2006 aveva assunto l'impegno di migliorare il consumo energetico nel suo territorio attraverso un "Sistema di Gestione Ambientale". Sono state ben 29 le azioni intraprese a partire da quella data, molte delle quali rivolta alla Pubblica Amministrazione e al sistema Residenziale.

In questo caso, l'obiettivo è di portare, entro il 2020, ad una riduzione dell'emissione di CO2 pari al 28%; un risultato che, se effettivamente raggiunto, sarebbe straordinario. In particolare, è stata la Pubblica Amministrazione ad avere indicato la sua intenzione di contribuire ad un miglioramento all'interno delle sue proprietà del 10%



Per tale motivo gli edifici comunali sono stati accuratamente esaminati attraverso diagnosi energetiche. Inoltre, sono stati effettuati degli interventi di riqualificazione energetica e di sostituzione dell'illuminazione pubblica, Infine, si è fatto ricorso a fonti di energia rinnovabili. Oltre alla Pubblica Amministrazione, coinvolti nel progetto sono anche i cittadini e gli "stakeholder".

Nella categoria che ha visto partecipare i comuni con un numero di abitanti superiore ai 5mila ma inferiore ai 20mila, il più virtuoso dal punto di vista energetico è stato quello di Castrolibero, situato nel cosentino.

 A convincere la giuria, in questo caso, sono stati i suoi progetti "RECOIL", che si occupa della raccolta e dello smaltimento degli oli esausti e "MEEDEA", che ha come obiettivo quello della diffusione di un metodo per la somministrazione dell'energia.

L'obiettivo del comune è quello di arrivare ad una diminuzione delle emissioni dei comuni energetici finali pari al 24% rispetto a quanto rilevato nel 2008. Da segnalare come anche in questo comune l'iniziativa sia partita dalla Pubblica Amministrazione. 

Un'altra categoria comprendeva i Comuni tr i 20mila e i 90mila abitanti; in tale ambito sono stati molte le realtà a distinguersi, tanto da indurre a premiare un "Paese" composto da diversi Comuni dell'Isola d'Elba

Tale piano ha come fine quello di portare a "0" il numero di emissioni sull'isola, richiedendo anche un coinvolgimento determinante dei privati. In questo caso si sta cercando di migliorare l'efficienza energetica sia nel settore civile che in quello della mobilità (con l'aumento di mezzi ecologici ibridi e del bike sharing), oltre ad appoggiare il turismo sostenibile e la produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili. 

In conclusione, è emerso come da Nord a Sud siano stati molti i Comuni a rappresentare un esempio importante di "sostenibilità ambientale" e di forte impegno in ottica "green". A stupire positivamente è stato soprattutto la volontà delle amministrazioni di fare qualcosa di positivo in questo ambito.

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