Dall'epoca dei fratelli
Wright e dal loro primo volo, la storia dell'aviazione è stata un crescendo
di invenzioni e miglioramenti, che hanno permesso all'uomo di creare aerei di
diverso tipo e uso, sempre più complessi e sicuri.
E se il 1903 si ricorderà come l'anno del primo volo in aereo, il 2015 sarà per
sempre l'anno del primo volo ad energia solare.
A marzo, infatti, è decollato da Abu Dhabi il Solar Impulse 2, il primo
aereo completamente green, visto che non userà carburante ma solo ed
esclusivamente l'energia del sole.
E come i fratelli Wright, anche in questo caso sono due i piloti che per primi
hanno vissuto e stanno ancora vivendo questa esperienza di alta tecnologia,
quasi fantascientifica: gli svizzeri Bertrand Piccard e André Borschberg.
Alternandosi per 5mila chilometri a testa, i due piloti effettueranno una serie
di tappe in cinque mesi, in modo da passare per tutti i più importanti scali del
mondo.
Un modo per testare le rotte, ma anche per dimostrare la possibilità
di viaggiare con energie pulite per lunghe distanze. E la scelta dei due piloti
non è stata casuale, visto che, oltre all'esperienza e all'amore per le energie
pulite, i due sono caratterizzati da uno spirito pionieristico non indifferente
che risale anche alle generazioni passate. Bertrand Piccard, ad esempio, è il
figlio di Jacques, il primo uomo a scendere nella Fossa delle Marianne nel 1960.
Questo volo inaugurale, naturalmente, non sarà un vero e proprio viaggio
turistico, ma una via di mezzo tra una sfida futuristica ed un'avventura. Ancora
basse, infatti, le velocità di crociera e le quote da poter raggiungere, tanto
che l'aereo non dispone, per il momento, di una cabina di volo pressurizzata.
Dal punto di vista strutturale, invece, il Solar Impulse 2 è costituito da
fibra di carbonio, un materiale che lo rende ultraleggero, ed è
caratterizzato da un'apertura alare di 72 metri. Si tratta quindi di una
dimensione maggiore di quella di un Boeing 747, ma il Solar Impulse 2 è
caratterizzato da un peso veramente minimo: "solo" 2300 chili. Per avere un'idea
di come questo peso sia ridotto per un aereo, basti pensare che un Jumbo Jet
pesa circa 180 tonnellate!
E tornando alle ali, sono proprio queste la vera innovazione dell'aereo, visto
che sono letteralmente coperte da celle fotovoltaiche in silicio in numero
superiore alle 17mila. L'energia ottenuta dalla celle permette di caricare un
enorme quantità di batterie al litio (per un peso totale superiore ai 600 chili)
da utilizzare durante i viaggi notturni o in mancanza di sole e dare propulsione
ai quattro motori elettrici.
La durata di questo primo volo sperimentale sarà di ben cinque mesi, con 25
giorni effettivi di volo. Durante questo periodo, il Solar Impulse 2
toccherà dodici località, tra cui Muscat nell'Oman, Ahmedabad e Varanasi in
India. Chingquing e Nanchino in Cina, Mandalay in Birmania.
Sono poi previste
delle soste negli Stati Uniti, di cui una a New York, le altre ancora da
definire. Ancora sconosciuta, invece, la possibile tappa in Europa, mentre è
previsto per agosto il rientro ad Abu Dhabi.
Non tutte semplici e di uguale durata le tratte di volo fino ad ora già
definite. In particolare, questo viaggio sperimentale prevedeva anche un volo
non stop della durata di cinque giorni e cinque notti, il tempo necessario per
attraversare il Pacifico e raggiungere le Hawaii partendo dalla Cina.
Questo
percorso, che prevedeva il decollo il 5 maggio, è stato più volte postecipato a
causa delle cattive condizioni meteorologiche, che avrebbero potuto danneggiare
il velivolo e, soprattutto, non permettere una completa ricarica delle batterie
per il volo notturno.
Proprio questo tragitto tra Nanchino e le Hawaii, infatti,
è fondamentale per potere valutare al meglio al capacità di ricaricare le
batterie che permetteranno poi il volo notturno. Per questo, il Solar Impulse 2
dovrà raggiungere un'altitudine di 10mila metri, per una migliore acquisizione
dell'energia solare ed una completa ricarica per il tragitto notturno, una
possibilità che le condizioni meteorologiche avverse ancora non hanno permesso
di realizzare.
Grande attesa, naturalmente, da parte di tutto il team di ricerca e sviluppo
che, per dodici anni, ha lavorato al progetto. Costruito dal Politecnico di
Losanna, il Solar Impulse 2 è il secondo aereo ad energia solare creato in
Svizzera, grazie anche alla collaborazione con il DFAE, ossia il Dipartimento
Federale degli Affari Esteri svizzero, l'Agenzia Spaziale Europea, la Dassault
Aviation, i diversi Politecnici federali ed un gran numero di imprese private
nazionali ed internazionali.
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