lunedì 13 aprile 2015

Parliamo di Expo Milano 2015 ed Energia Sostenibile

Mancano ormai pochi giorni all'inaugurazione dell'Expo "Milano 2015" che, dal 1° maggio al 31 di ottobre, cercherà di offrire al mondo uno sguardo sul presente per poter vivere meglio il futuro. Non a caso, lo slogan scelto per presentare la manifestazione è "Nutrire il Pianeta, energia per la vita". 


Le aspettative di questo Expo 2015

Le aspettative verso questo appuntamento sono molte, come testimonia il grande numero di biglietti venduti negli scorsi mesi (si parla di 700mila solo negli Stati Uniti). Ad essere coinvolti saranno sia imprenditori che piccoli commercianti provenienti da ogni luogo del mondo. 

Expo 2015 si propone di guidare l'attenzione dei visitatori verso il tema della eco-sostenibilità, un aspetto ritenuto fondamentale per la crescita. Proprio per tale motivo Expo si è avvalsa di uno sponsor che possa rappresentare una realtà importante in tema di eco-sostenibilità, ossia "Xerox Corporation". 

Quest'ultima ha già indicato come uno dei suoi obiettivi sarà quello di fare uso, per questa occasione, di tecnologie che possano avere un ridotto impatto ambientale. Per tale motivo verrà fatto un uso parsimonioso dei materiali cartacei, limitando le stampe e utilizzando, al loro posto, i documenti digitalizzati. Inoltre, verranno privilegiate sia la carta riciclata che altre risorse molto facili da smaltire. 


I padiglioni di Expo 2015

Ma è soprattutto sul piano delle strutture che Expo ha voluto dimostrare come sia possibile ottenere grandi risultati con un occhio di riguardo per il pianeta. Da questo punto di vista è sufficiente considerare il "Padiglione Italia", che sarà composto da Palazzo Italia e dagli edifici temporanei del "Cardo". 

 Palazzo Italia, in particolare, unisce tecnologia di ultima generazione, gusto estetico e creatività, rappresentando un esempio perfetto della sostenibilità. Ispirato nelle forme alla natura (evidente già dalle sue sfaccettature green), a caratterizzarlo è il fatto di rappresentare una costruzione ad energia "quasi zero". Questo è stato possibile grazie al ricorso al fotovoltaico, ma anche alle "proprietà fotocatalitiche" che contraddistinguono l'involucro esterno. 

La superficie del palazzo, che si estende per circa 9000 metri quadrati, è formata da pannelli di cemento "i.active BIODYNAMIC". La loro particolarità è rappresentata dal fatto che, irradiati dalla luce del sole, sono in grado di "catturare" gli agenti inquinanti e di rendersi subito inerti. In questo modo contribuiranno ad eliminare lo smog nell'area circostante. Sempre nell'ambito dell'eco-sostenibilità, la malta impiegata per i lavori è composta in gran parte da aggregati riciclati. Per realizzare i pannelli, invece, si è ricorso alla tecnologia nota come "Styl-Comp". 



È stato pensato anche a come impiegare meno luce artificiale possibile; a tal proposito, per sfruttare al meglio quella naturale si è deciso di realizzare un grosso lucernario vetrato, la cui forma conica consente di irradiare perfettamente la luce nel corso delle ore diurne. Infine, la copertura del palazzo è costituita da vetro fotovoltaico, che permette di recuperare l'energia solare. 

Anche se Expo Milano 2015 non è ancora iniziato, si sta già pensando a come evitare che, una volta conclusa la manifestazione, le strutture utilizzate vengano abbandonate. Le ipotesi fatte sono molte, dalla cosiddetta "cittadella della giustizia" a quella di un "parco alimentare". Una delle ultime riguarda la possibilità di realizzare un distretto che abbia come tema la "green economy", che potrebbe costituire un vantaggio per le aziende in termini di competitività ma che, allo stesso tempo, permetta di godere di un alto tasso di ecosostenibilità. Tale proposta è stata avanzata da Claudio De Albertis, che agisce in qualità di presidente dell'Assimpredil-Ance; ha voluto sottolineare come sia importante che gli edifici edificati successivamente all'Expo presentino un impatto zero. 

Anche il padiglione della Germania si contraddistingue per l'attenzione rivolta al tema dell'energia sostenibile. Lo slogan che lo contraddistingue, tradotto in italiano, recita "Campi di culture. Idee crescenti, Germania, Eccezionale, Sorprendente", fornendo l'idea di una Germania che si presenta in primo piano per affrontare le sfide di questo secolo. Anche in questo padiglione la sostenibilità ambientale appare evidente dalle soluzioni adottate per l'ideazione delle strutture. Oltre all'impiego di materiali che garantiscano un basso impatto ambientale; dai più tradizionali, come il legno, a quelli per la facciata, studiata in modo da permettere una efficiente ventilazione. L'intera struttura sembra essere concepita come un invito ad utilizzare in modo efficiente l'energia. 

Una mia amica, Martina, mi ha fatto notare che anche uno degli sponsor principali, Coca-Cola, ha lavorato al suo padiglione per ottenere un edificio che abbia la possibilità di essere smontato e riutilizzato. Questo è dovuto alla presenza di elementi modulari e a quella di materiali ecosostenibili, che risultano semplici da riciclare. Il tetto, ad esempio, risulta coperto da una superficie "verde naturale", che può avvalersi di un sistema a basso consumo idrico che, nel contempo, garantisce un elevato isolamento termico.



Internamente il padiglione dispone di illuminazioni a LED, che permettono un notevole risparmio energetico. L'attenzione per questi aspetti non rappresenta una novità per Coca-Cola; ad esempio, per il suo stabilimento situato a Nogara, sono state adottate politiche in grado di far risparmiare annualmente qualcosa come 10mila tonnellate di CO2, soprattutto grazie ai pannelli fotovoltaici, ma anche a macchinari innovativi. L'azienda è anche molto attenta a gestire in modo razionale acqua ed energia, oltre che a valutare con attenzione le modalità di recupero dei rifiuti e degli scarti. Un ultimo aspetto che Coca-Cola tiene in grande considerazione è rappresentato dall'attaccamento al territorio, che porta vantaggi sia sul piano logistico che su quello della qualità della produzione.

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